Cerca nel blog

lunedì 1 agosto 2016

BELVA - BRUUNO

BELVA - BRUUNO

voto 9/10                                                2016

Che piattume ultimamente... nessuna novità, nessun gruppo interessante, pochi concerti a cui vorrei assistere, come quando vai al solito bar, le solite persone, il solito aperitivo, le solite tartine... c'è bisogno di qualcosa di destabilizzante! ehhhh Bummm come un terremoto in una notte d'estate.... ecco Belva dei Bruuno.

Un Ep che ti scaraventa in una galleria del vento dove ti trovi in apnea e riesci a malapena a stare in piedi. Finalmente qualcosa che ti permette di incanalare lo stress e dare sfogo alla rabbia, il volume è obbligatoriamente da tenere al massimo sia a casa che fuori, negli altoparlanti o nelle cuffie. I demolitori Bruuno sono: Luigi Pianezzola (chitarra), Filippo Tasca (chitarra), Nicola Rosson (basso), Tommaso Trippi (batteria) e Carlo Zulian (voce). La loro musica è pronta per detonare, un'esplosione controllata, suoni e urla violente e graffianti ma sempre salde in mano al gruppo che gestisce il tutto con maestria come i mangiatori di fuoco che addomesticano la fiamma. 


Belva è un assaggio speziato del lavoro di questa band di Bassano del Grappa, il tutto parte da una collaborazione tra membri dei "Soft Moon" e "I Am Titor" per dare alla luce 6 tracce per poco più di 17 minuti di suono teso e ruvido che ti blinda all'ascolto e ti inietta energia pura in ogni cellula del tuo corpo.  

Il progetto esordisce con un video diretto da Jacopo Dall'Agnol, il regista ha creato sulle note di "Sete", un atmosfera claustrofobica e ansiogena indescrivibile, un esperienza visiva perfettamente calata sulle urla di Zulian "voglio perdere la ragione e ritrovarla". l'Ep si presenta con "Casper" una canzone che ricorda gli splendidi "The Death Of Anna Karina", una bomba ad orologeria che ticchetta inesorabile verso l'esplosione. La seconda traccia è "Sete" e la terza è "Ruggire Come le Porte", canzone controtendenza che denuncia l'abuso ossessivo di cultura e citazioni che sembra aver contagiato parecchie persone in quest'epoca di social network estremo... a volte un po di sana ignoranza... anzi "non cultura" non guasta. "Seppuku" è la quarta traccia, un proiettile impazzito che sbatte a velocità folli da una parete all'altra di una stanza. La quinta e la sesta traccia sono "Troppo Spesso Lento" e "Sfregio" che confermano l'attitudine graffiante della band.

L'album è uscito l' 01/04/2016 per V4V-records e Coypu-records, scaricabile da questo link e presente su spotify, amazon, google play e altre diavolerie moderne.

Ascoltatelo e vedrete che non avrete il minimo pentimento, sarà una piacevole scoperta come lo è stato per me.

Nessun commento:

Posta un commento