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mercoledì 2 marzo 2016

LUNGA ATTESA - MARLENE KUNTZ

LUNGA ATTESA - MARLENE KUNTZ

voto 9/10                                                2016

Welcome back to the 90's, riconosci le sonorità? riconosci i suoni ipnotici e graffianti delle chitarre? 
riconosci le trame intrecciate degli strumenti che danzano attorno alle parole eleganti e ricercate?; è stata una Lunga Attesa... ma il momento è arrivato.

Chi se non i Marlene Kuntz avrebbero potuto trasportarci indietro nel tempo ricreando nel loro decimo album le stesse atmosfere e sonorità delle origini, gli anni passano ma il sodalizio tra Cristiano Godano, Luca Bergia e Riccardo Tesio sembra lo stesso cocktail miscelato alla perfezione, dal gusto forte, inebriante e dai sentori dolci e ammalianti; in più dopo anni di splendida collaborazione live si aggiunge ufficialmente il quarto ingrediente "Lagash" che da vita ad un alchimia in grado di trasformare questa musica in oro.


I Marlene hanno il dono o la maledizione di non trasmettere mai indifferenza, ad ogni nuova uscita c'è chi ama la loro opera e chi la disdegna, chi si avvicina alle loro sonorità e chi ci si allontana. Anche io spesso mi sono trovato in difficoltà davanti ad alcune scelte che ho trovato discutibili, ma questo è il bello della musica, non sempre può piacere a tutti, l'importante per un artista è rimettersi in gioco e trovare lo stimolo di stupire, cambiare, ritrovare vecchi slanci e soprattutto aver piacere di suonare.   

Bisogna dare il giusto tempo a quest'album, approcciandosi a lui senza aspettative o pregiudizi, calarsi totalmente in esso e apprezzare, ascolto dopo ascolto, le varie sfaccettature e gli odori che emana. C'è di tutto in "Lunga Attesa": canzoni d'amore come "un po di requie" e " un atto divino" dove le chitarre disegnano dolci melodie e la batteria e il basso sussurrano attorno alle parole di Cristiano, ballate dalle morbide sonorità come "il sole e la libertà" "lunga attesa" e "formidabile", una manciata di canzoni in cui si nota una vena di sperimentazione, come per esempio "narrazione" "niente di nuovo" e "la città mortorio" nelle quali la ricercatezza del testo si inerpica in atmosfere cupe disegnate dagli strumenti dei Marlene e infine non poteva mancare il momento più ruvido, più rock per alcuni tratti quasi punk "la noia", "Leda" "sulla strada dei ricordi" e "fecondità" che sono ruggiti in pieno stile Marlene, sono la dimostrazione di quanto la band mantenga lo stesso spirito, la stessa voglia di suonare e stare a contatto con il proprio pubblico.

Inutile dirvi quanto adori quest'album e quanto desideri rivedere i Marlene dal vivo, i buoni presupposti per un tour memorabile ci sono tutti, c'è l'energia e la passione della band, l'iniezione di adrenalina delle nuove canzoni e un repertorio da cui pescare gemme preziosissime.

Godetevi il video di "fecondità" e fate un salto sul sito http://www.mkemporio.com/ dove potrete acquistare il cd o se sarete fortunati la ristampa del vinile. Lunga vita Marlene, lunga vita buona musica.

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