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domenica 20 marzo 2016

AURORA - I CANI

AURORA - I CANI

voto 7/10                                                         2016

E' tutto amplificato, è tutto portato all'estremo: l'amore, la sofferenza, la solitudine, l'elettronica, la ricerca, la piccolezza; questo è Aurora, questo è il terzo album de I Cani, questo è un passaggio ne buono ne cattivo, non un cambiamento o un evoluzione... un passaggio.

I Cani sono Nicolò Contessa (ricerche astronomiche), Nicolò Contessa (magoneggi) Nicolò Contessa (suoni minimali) e Nicolò Contessa (sentimenti). Il progetto era partito con un aura di mistero e un venticello fresco di novità, "Il sorprendente album d'esordio dei Cani " era un manifesto dei giovani romani dei giorni nostri, nel bene e nel male, nei sentimenti incontaminati e nella cruda realtà corrotta dell'ambiente che li circonda, tutto nascosto da maschere fatte da semplici sacchetti di carta come a voler dichiarare che non importa la band ma importa il messaggio e ciò che ha da dire, beh... a mio avviso grande opera prima e un progetto che avrebbe avuto ancora molto da dire. Tutto confermato da Glamour, l'alone di mistero della band si dissolve, e Nicolò Contessa esce allo scoperto come pensatore della band, l'album ha ritmi trascinanti e racconta di una realtà allargata oltre i confini di Roma, molto ma molto valido.


Non si può aspettare che una conferma di questo stile e di queste attitudini, invece Aurora è un disco diverso, non trascendentalmente, ma diverso. Sembra un disco solista, Nicolò Contessa concentra tutto sulla ricerca dei testi e sui suoni minimali, forse troppo minimali, i ritmi semi-spensierati e piacevoli dei precedenti due album lasciano il posto ad atmosfere fredde e cupe, i testi improntati su stralci di vita quotidiana vengono sovrastati da testi riguardante l'amore perennemente sofferto visto nell'ambito della piccolezza di tutto a riguardo dell'universo intero. Un progetto che perde forse un pò di freschezza e risulta musicalmente meno vario rispetto a gli album precedenti.     

Ed ora arriviamo a quanto di buono c'è in questo album, "Questo nostro grande amore" è una traccia che ricorda il passato stile dei cani, si parla d'amore, ne mitizzato ne incontestualizzato, l'amore ai tempi dei social network con tutto ciò che ne comporta. Ho apprezzato molto anche "Baby soldato" per l'originalità del tema trattato, quello delle giovanissime modelle stravolte dal turbine della moda, molto carina anche "Protobodhisattva" (ho dovuto fare copia/incolla) che ha un ritmo piacevole e un testo sicuramente originale, il problema è quando la tematica spazio/universo/pianeti si ripete almeno su altre tre o quattro canzoni dell'album. Dolcissima è "Una cosa stupida" che ha un testo veramente ben riuscito.

Insomma il talento c'è ed è grande ma a mio avviso bisogna cercare di non percorrere le tangenti estreme per cercare di essere originali ad ogni costo, a volte percorrere la via maestra con qualche piccolo esperimento di fuoristrada è la migliore soluzione. 
Riassumendo.... per il prossimo album Contessa ti prego... meno Focus canale 56/tastierina e più strumenti/realtà quotidiana.

L'album in vinile, mannaggia ai pescetti, è andato sold out in tempo zero(quanto odio queste due parole... SOLD OUT). Comunque su 42records potrete trovare per l'acquisto il cd, in questa raccolta di youtube inoltre potrete vedere i video dei singoli che hanno anticipato l'uscita dell'album.
Buon ascolto!

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